CURIOSITÀ : “STORIA DI UN IMPRENDITORE MILANESE”

Avevo più o meno quindici anni, età di sfide, quando un operaio di mio papà me ne lanciò una tosta, che però accettai senza esitare.

Un pomeriggio dopo la scuola mi trovavo a fare i miei “esperimenti” nel retro bottega del negozio di elettricità/idraulica di mio papà, un luogo affascinante, pieno di cose curiosissime, nel quale preferivo buttare le mie ore libere piuttosto che dedicarle allo studio.
Ed ecco che Giovanni (ai tempi il signor Giovanni) si presentò con una bacinella di ferro contenente un sacco di pezzi meccanici e mi disse: "Ma tu non volevi mica il motorino? Te lo regalo … se sei capace di farlo andare è tuo!" Era il motore del suo Moto Guzzi Trotter che aveva aperto in seguito ad un avaria nell'intento di scoprire cosa ne impedisse il funzionamento, ma ben presto rinunciò all'impresa per andarsene a comprare un altro.

Bene! La sfida era iniziata, non so quante volte tentai di metterlo insieme per poi riaprirlo, fino a che un giorno (boia a chi molla) quel motore, quell'insieme di pezzi che tra di loro andavano così d'accordo, si mise in moto, e, anche se perdendo qualche colpo, mi portò a spasso per le vie di Milano.
Non fu tanto l'aver vinto la sfida, quanto il fascino che tutti quei pezzi, se assemblati correttamente, secondo delle logiche che ancora non conoscevo, davano vita al cuore della moto, davano vita ad un propulsore (sì, è proprio la definizione esatta).
La mia vita cambiò letteralmente: manifestai ai miei genitori il desiderio di lasciare la scuola per poter andare a lavorare … permesso accordato!
Non riuscii subito a trovare un posto come apprendista meccanico nel campo delle moto e così cominciai a lavorare con le auto.
Fu da Eurocross, in via Raffaello Sanzio, con Marzio Ghezzi (attuale proprietario della concessionaria Honda Motostar di Milano) che misi finalmente piede (o meglio, le mani) tra le moto. Poi continuai presso l'officina Moto Guzzi di Libero Galanti, in via Magolfa, dove ebbi l'opportunità di fare un'esperienza molto ricca: restaurare motociclette che normalmente avevano più anni di quelli che avevo io. Lavorare su questi mezzi mi permise di comprendere molto meglio i veicoli attuali; avevo fatti miei dei pezzi di storia e questo mi dava maggior consapevolezza e sicurezza nel lavoro.

Dopo il militare venni assunto da Terzimotor di p.le Corvetto (attuale concessionario Yamaha), ma non stetti lì molto perché nel gennaio del 1984 mi misi in società con Antonio Parisi per aprire in via Ortica la Easy Rider snc rischiando tutto quello che avevo imparato, oltre a tutti i soldi che avevo messo da parte (comprese le mance della Prima Comunione).
La società non durò molto (mio nonno mi aveva più volte ripetuto che le società devono essere dispari, ma tre sono troppi … ) e così a gennaio 1985 apre la Moto Riparazioni Zacchetti in via Brembo all'11.

Nel 1987 rilevavo la storica officina dei fratelli Laissù, in viale Premuda al 46. Fu qui che scelsi di specializzarmi, dedicandomi a sei marchi italiani di mia scelta: Moto Guzzi - Benelli - Cagiva - Ducati - Piaggio - Gilera. E iniziai a frequentare corsi di specializzazione presso le case costruttrici.

Con questa azienda ebbe inizio anche la mia esperienza di imprenditore; sì, far lavorare altre persone e pretendere che lavorino esattamente come te è impresa ben ardua, così nell’arco della mia vita imprenditoriale, più e più volte, dopo aver impegnato ore e ore nella formazione dei collaboratori li vedevo migrare verso nuovi nidi, magari solo per una manciata di soldi in più, oppure, e questo mi confortava di più, per andare a rischiare esattamente come avevo fatto io alcuni anni prima.

Da tutto questo però una cosa l'ho imparata, e cioè che spendere parte del mio tempo per insegnare ad altri ha arricchito innanzitutto me.
Nel 1993 decidevo insieme al direttore pro tempore della filiale Piaggio di Milano ing. Misso, di aprire una nuova officina a sud della città, limitando i marchi a Piaggio - Gilera e Vespa, predisponendo però sotto allo stesso tetto un'area destinata all'assistenza dei veicoli commerciali Piaggio 3 e 4 ruote e un reparto di carrozzeria.
L'idea era quella di offrire ai clienti un'officina qualificata che potesse soddisfare ogni tipo di richiesta riguardante il post-vendita dei loro veicoli. Ancora oggi infatti, anche se non operiamo più sui veicoli commerciali, continuiamo ad offrire diversi e numerosi servizi (che si possono conoscere esplorando il sito).

I tempi cambiano e le persone anche, ma finché ci sarà quell'emozione particolare nell'avviare un motore appena chiuso come quando avviai quello del mio Trotter, vorrà dire che la passione per questa professione è ancora viva e questo mi permetterà di guardare sempre avanti, crisi o non crisi.
Ringrazio mia moglie Anna per avermi sempre sostenuto in tutti questi anni, oltre a tanti amici.